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Le ingerenze militari nella politica dell’Algeria

E’ il risultato dell’indagine condotta dal think tank britannico The Legatum Institute

L’Algeria soffre degli interventi dei militari nell’ambito politico. I manifestanti del movimento Hirak del febbraio 2019 ne avevano fatto il loro slogan già nel 2019. Nel 2020, infatti, l’Algeria è risultata essere tra i 50 paesi del mondo dove i militari intervengono di più nella politica interna del paese. Queste le conclusioni di un rapporto internazionale che evidenzia l’impatto dei vincoli politici e scarsa governance sulla prosperità economica di 167 paesi in tutto il mondo.

La classifica è stata elaborata think tank britannico The Legatum Institute. Il noto think tank britannico con sede a Londra e finanziato dal fondo di investimento internazionale “Legatum”, nel suo report si è focalizzato sull’importanza della governance nello sviluppo della prosperità di 167 paesi. Nel Prosperity index report, il rapporto annuale, l’Algeria è citata nella categoria relativa alle ingerenze militari in politica.

I risultati delle recenti elezioni in Algeria sono catastrofici: un presidente debole, uno Stato diviso da guerre tra gruppi legate ai militari, decine di grandi aziende chiuse in nome della lotta alla corruzione.

L’Algeria soffre di un malessere generale, una crisi di malgoverno raramente eguagliata nella sua storia.

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