Marocco: Polisario supera ogni limite nel Sahara
Come ogni anno, all’avvicinarsi di ottobre, il Polisario si fa avanti per cercare di influenzare la risoluzione dell’ONU sul Sahara. Quest’anno i mercenari hanno superato ogni limite e varcato la soglia della tollerabilità.
Così, alla vigilia dell’adozione della risoluzione 2703 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU sul Sahara marocchino, votata lunedì 30 ottobre con 13 voti favorevoli e 2 astensioni, i polisariani hanno compiuto attacchi terroristici nella città di Smara. Infatti, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023, 4 esplosioni di proiettili hanno colpito quartieri civili della città di Smara, nel sud del Marocco, provocando la morte di una persona e tre feriti, di cui due in gravi condizioni. e danni materiali.
In seguito a questo atto spregevole, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Laayoune ha incaricato la polizia giudiziaria di svolgere un’indagine sull’accaduto e ha ordinato gli esami tecnici e balistici necessari per identificare l’origine e la natura dei proiettili.
In segno di rispetto per la giustizia, le autorità governative marocchine si astengono dal commentare l’attuale processo legale. Ne parleranno una volta ottenuti i primi elementi dell’indagine.
Nel frattempo, le autorità marocchine danno prova di moderazione e di grande riservatezza, dimostrando così l’impegno del Marocco, in quanto Stato di diritto, alla trasparenza e all’equità.
I primi elementi fanno pensare ad un coinvolgimento del Polisario. Le milizie separatiste che hanno rotto unilateralmente il cessate il fuoco concluso nel 1991 sotto l’egida dell’ONU, sono fortemente sospettate di essere all’origine di questi attacchi terroristici.
Il Polisario, infatti, ha confermato questo sospetto rivendicando ufficialmente la responsabilità dell’attentato nel suo “comunicato di guerra n. 901”.
Ancora più inquietante è il fatto che il cosiddetto rappresentante del Polisario abbia pubblicamente assunto questa affermazione presso la sede dell’ONU, proprio nel momento in cui il Consiglio di Sicurezza stava esaminando la risoluzione sulla questione del Sahara marocchino. Questa azione mira chiaramente a influenzare la decisione del Consiglio di Sicurezza, mettendo in pericolo la pace e la sicurezza regionale, due aspetti che il Marocco considera una linea rossa.
È importante notare che gli attacchi hanno deliberatamente preso di mira quartieri civili, dove non erano presenti installazioni militari o strategiche. Anche l’aeroporto civile di Smara si trovava a più di 2 chilometri dal luogo degli attentati, evidenziando così l’intenzione di danneggiare le popolazioni civili.
Le rivendicazioni del Polisario per questi attentati sono finite in prima pagina sulla stampa internazionale, attirando l’attenzione su questi atti terroristici, senza che il Polisario li abbia contestati.
Tuttavia, il Marocco non si lascerà impressionare né intrappolare da queste provocazioni sconsiderate che cercano tanto goffamente quanto pericolosamente di distogliere l’attenzione ed esercitare pressioni sul Consiglio di Sicurezza, mentre si prepara ad adottare la sua risoluzione sul Sahara marocchino.
Tuttavia, le autorità marocchine porteranno le indagini fino alla conclusione, accertando le responsabilità e applicando la legge con implacabile rigore.
Nel corso di una conferenza stampa tenuta lunedì 30 ottobre presso la sede dell’ONU a New York, in seguito all’adozione da parte del Consiglio di Sicurezza della risoluzione 2703 sul Sahara, l’ambasciatore rappresentante permanente del Marocco presso l’ONU ha descritto gli spari di proiettili nelle abitazioni di Es-Semara come atto terroristico. Un “atto di guerra” che “non resterà impunito”, ha insistito.
Secondo diversi osservatori, il Marocco ha ora quattro argomenti da far valere davanti al diritto internazionale per classificare il Polisario come organizzazione terroristica. Il Polisario colpì i civili; è un attacco e non un attacco; vi sono vittime civili con materiale bellico e, in quarto luogo, la milizia separatista ha espressamente riconosciuto la propria responsabilità nell’attacco che ha scosso la città di Es-Smara.
Alla fine, rivendicando l’attentato perpetrato nella città di Es-Smara, il Polisario si è sparato alla testa. Questi attacchi giocano con la pace e la sicurezza regionale, che il Marocco considera una linea rossa.
Il Marocco resta calmo di fronte a queste provocazioni, che cercano in modo tanto goffo quanto pericoloso di distogliere l’attenzione ed esercitare pressioni sul Consiglio di Sicurezza, mentre si prepara ad adottare la sua risoluzione sul Sahara marocchino. Il Marocco non si lascerà impressionare né intrappolare da queste sconsiderate provocazioni. Tuttavia, le autorità marocchine porteranno le indagini fino alla conclusione, accertando le responsabilità e applicando la legge con implacabile rigore.